Listino 2024-03-26

QUOTAZIONI ALL’INGROSSO SULLA PIAZZA DI MILANO


Prezzi in €/t, esclusi imballaggio e IVA – merce sana, leale e mercantile, resa franco Milano – pronti consegna e pagamento – per vagone o autotreno o cisterna completi.

COMMENTO DELLA SEDUTA ODIERNA

La seduta milanese di oggi si apre confermando le direzioni già intraprese la settimana scorsa. I frumenti teneri nazionali sono invariati con la sola eccezione del lieve calo, -3€/t (-1%) del massimo del di forza che scende a 337€/t. Poche le variazioni e in contro tendenza nei frumenti teneri esteri in cui crescono il comunitario panificabile (+3€/t, +1%, finali 218/220€/t) e il non comunitario, nelle stesse misure e con finali a 216/218€/t. L’intero comparto del grano duri, esteri compresi, registra l’invariato che nei duri nazionali significa l’arresto del calo significativo delle recenti sedute. Negli sfarinati registrano variazioni solo quelli di tenero, in misura del -10€/t (da -1% a -2%), su tutte le voci. Invariati tutti i sottoprodotti della macinazione. Lungo la direzione della ripresa il comparto mais, sia pure con dinamiche diverse secondo le componenti. L’alimentare, infatti, agli aumenti della scorsa settimana, oggi oppone l’invariato. Ancora in aumento  le granelle in misura più ampia per le estere rispetto alle nazionali che registrano +5€/t (+2%, finali a 218/220 per il mais con caratteristiche e 213/215 per il contratto 103 base). Il mais comunitario cresce più nel minimo, merce su camion, che si posiziona a 213€/t (+3%) che nel massimo, che sale a 225€/t (+4€/t, +2%). Invertita la dinamica del non comunitario: il massimo, merce al porto) sale a 230€/t (+7€/t, +3%) contro il + 5€/t del minimo (merce su camion dalla Serbia), salito a 220€/t. Nei derivati invariata la farina bramata, aumentata l’integrale per mangimi (+5€/t, +2%) e tornato in quotazione il glutine, di cui è ripresa una certa disponibilità, col minimo a 860€/t. Aumentati di 5€/t anche la farinetta e il massimo del germe (+2€/t. finale 210). Invariati i distillati. Diffusamente invariati i cereali minori in cui solo l’avena nazionale perde 5€/t (-2%), calando a 260/270€/t. Tra le voci in aumento il pisello proteico estero (il nazionale è ancora non quotato), salito a 350/380 (+10€/t, +3%). Stabile l’intero comparto biologico. Ancora in aumento il comparto dei semi oleosi, distribuito fra il +7€/t del seme nazionale partenza Milano (+2%, finali a 444/447), il +12€/t della soia estera, più ricercata, salita perciò a 463/470€/t (+3%), e il +10€/t dei semi tostati (+2%). Il comparto degli oli di semi conferma la direzione intrapresa con l’invariato del girasole e dell’arachide e l’aumento del soia (+15€/t) e del palma (+20€/t). Le notizie circa il meteo e l’andamento del mercato dell’olio di oliva della Spagna confermano, amplificandola, la tendenza con cali maggiori per i prodotti di origine comunitaria rispetto a quelli nazionali. I primi cedono tutti 250€/t (-3%), i secondi invece cedono 50€/t (-1%). Cede anche il rettificato (-300€/t, -4%) mentre il sansa rettificato è invariato. Nei panelli e farine di estrazione spicca il calo delle farine di soia: -13€t/t per tutte le tipologie (-3%). L’unica altra variazione interessa il panello di lino, +10€/t (+2%, finali 469/485). Invariati panello di germe di mais e le farine di colza e di girasole). Grassi e farine di pesce non registrano cambiamenti che invece interessano quasi l’intero comparto dei foraggi. La direzione è quella del calo e la misura è significativa: le mediche disidratate tutte -10€/t (da -3% per le migliori qualità a -6% per lo sfarinato). Cede 10€/t anche la medica in balloni (-3%) mentre il calo passa a -8€/t (-6% medio) nei fieni. In calo, -5€/t anche polpe, carrube e il massimo della paglia alimentare, e -3€/t le bucce di soia. Sostanzialmente confermato l’equilibrio del settore riso in cui variano poche voci e tutte in aumento: nei sottoprodotti la sola granaverde (+5€/t, +2%), nei risoni il Roma (+28€/t, +5% medio), nei risi lavorati oltre al Roma (+50€/t, +4%), anche il Vialone nano (+50€/t, +2%).